giovedì 20 ottobre 2016

Nome della costruzione: "Palazzo Altemps"
Architetto: Melozzo da Forlì
Uso: Museo Nazionale Romano
Dove si trova: via Sant'Apollinare 46, Roma, Italia
Anno: 1477


Nel XV secolo cominciò a nascere il palazzo Altemps quale oggi lo conosciamo, nel dominio di diversi personaggi che si successero nel tempo a partire da Girolamo Riario, che ne fece fare il disegno al celeberrimo Melozzo da Forlì.
Girolamo, nipote (o forse figlio naturale) di Sisto IV, avrebbe voluto completarne l'edificazione per il suo matrimonio con Caterina Sforza, nel 1477, ma i lavori non furono conclusi prima del 1480.
Caduta con la fine di Sisto IV la fortuna dei Riario, nel 1511 il palazzo fu acquistato, ampliato e decorato dal cardinale Francesco Soderini (architetti Antonio da Sangallo il Vecchio e Baldassarre Peruzzi, al cui intervento si deve il cortile maggiore).


Tra il 1513 e il 1518 fu dimora del cardinale mediceo Innocenzo Cybo.
Dopo essere stato residenza degli ambasciatori spagnoli il palazzo fu acquistato nel 1568 dal cardinale austriaco Marco Sittico Altemps che ne fece la residenza del casato ormai italianizzato. Si deve a lui l'istituzione della Biblioteca Altempsiana, poi confluita nella Vaticana, e la prima collezione di sculture antiche.


Qualche papa dopo, Clemente VIII Aldobrandini, nel 1604, donò alla famiglia le spoglie di papa Aniceto per arricchirne la cappella privata, ma il figlio Giovanni Angelo Altemps secondo duca di Gallese, fece dipingere nella stessa cappella del palazzo, nel 1617, un grande affresco che riproduceva la decapitazione del padre.


È a Giovanni Angelo che si deve il primo teatro (poi denominato Teatro Goldoni) costruito nel palazzo. Ed è qui che nel 1690 venne fondata l'Accademia dell'Arcadia.
Nel Settecento il palazzo fu affittato come sede diplomatica francese dal cardinale Melchior de Polignac e fu sede di grande mondanità e lusso: vi si recitò tra l'altro Metastasio e vi suonò anche Mozart, durante il suo soggiorno romano.
Passato nel XIX secolo alla Santa Sede, ha ospitato dal 1871 al 1903 l'istituto scolastico de Merode, trasferito successivamente nei pressi di piazza di Spagna. 
Fu acquisito al patrimonio dello Stato nel 1982 tramite l'acquisto da parte del Ministero dei Beni Culturali. È attualmente utilizzato per tre quarti dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma come sede del Museo Nazionale Romano.
Nel 2013 il circuito museale del Museo Nazionale Romano è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato.

Per saperne di più sulla visita del palazzo: clicca qui>>

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