Architetto: Melozzo da Forlì
Uso: Museo Nazionale Romano
Dove si trova: via Sant'Apollinare 46, Roma, Italia
Anno: 1477
Girolamo, nipote (o forse figlio naturale) di Sisto IV, avrebbe voluto completarne l'edificazione per il suo matrimonio con Caterina Sforza, nel 1477, ma i lavori non furono conclusi prima del 1480.
Caduta con la fine di Sisto IV la fortuna dei Riario, nel 1511 il palazzo fu acquistato, ampliato e decorato dal cardinale Francesco Soderini (architetti Antonio da Sangallo il Vecchio e Baldassarre Peruzzi, al cui intervento si deve il cortile maggiore).
Dopo essere stato residenza degli ambasciatori spagnoli il palazzo fu acquistato nel 1568 dal cardinale austriaco Marco Sittico Altemps che ne fece la residenza del casato ormai italianizzato. Si deve a lui l'istituzione della Biblioteca Altempsiana, poi confluita nella Vaticana, e la prima collezione di sculture antiche.
Nel Settecento il palazzo fu affittato come sede diplomatica francese dal cardinale Melchior de Polignac e fu sede di grande mondanità e lusso: vi si recitò tra l'altro Metastasio e vi suonò anche Mozart, durante il suo soggiorno romano.
Passato nel XIX secolo alla Santa Sede, ha ospitato dal 1871 al 1903 l'istituto scolastico de Merode, trasferito successivamente nei pressi di piazza di Spagna.
Fu acquisito al patrimonio dello Stato nel 1982 tramite l'acquisto da parte del Ministero dei Beni Culturali. È attualmente utilizzato per tre quarti dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma come sede del Museo Nazionale Romano.
Nel 2013 il circuito museale del Museo Nazionale Romano è stato il ventunesimo sito statale italiano più visitato.
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